Il settore agricolo dell’Australia svolge un ruolo cruciale nell’economia del paese, contribuendo significativamente sia all’occupazione che alle esportazioni. Conosciute per la loro variegata gamma di prodotti agricoli, dal grano, l’orzo e la canna da zucchero al bestiame, pecore e viticoltura, le imprese agricole australiane sono profondamente radicate nel tessuto culturale ed economico della nazione. Tuttavia, l’industria si trova ora di fronte a sfide senza precedenti a causa degli impatti incessanti dei cambiamenti climatici.
Cambiamenti nei Modelli Meteorologici
I cambiamenti climatici stanno portando a modelli meteorologici sempre più erratici in tutta l’Australia. La nazione sperimenta frequenti siccità, ondate di calore e piogge irregolari, che influiscono pesantemente sui raccolti e sulla produttività del bestiame. Gli anni consecutivi di siccità hanno reso vaste distese di terreno agricolo non sostenibili, riducendo drasticamente le risorse idriche essenziali per l’irrigazione e il bestiame. Quando arrivano le piogge, sono spesso torrenziali, causando inondazioni che danneggiano le infrastrutture e erodono il terreno.
Aumento delle Temperature
L’Australia non è estranea alle alte temperature, ma la frequenza e l’intensità delle ondate di calore stanno aumentando. Queste temperature in aumento provocano stress termico sulle colture e sul bestiame, danneggiando la salute delle piante e riducendo la produttività animale. Ad esempio, nell’industria casearia, le mucche stressate dal calore producono meno latte, mentre le alte temperature possono diminuire la qualità e il rendimento di colture come il grano e l’uva.
Scarsità d’Acqua
L’acqua è una risorsa critica per l’agricoltura e l’Australia è storicamente un paese arido. I cambiamenti climatici aggravano la scarsità d’acqua, con flussi fluviali ridotti e livelli più bassi di riserve d’acqua nei serbatoi e negli acquiferi. Il bacino del Murray-Darling, il sostegno vitale dell’agricoltura australiana, è stato duramente colpito, compromettendo i mezzi di sussistenza di migliaia di agricoltori che dipendono dalle sue acque.
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